Chi sono i goliardi? I goliardi sono un ordine di sfigati vestiti come cazzoni pseudomedievaleggianti con la forfora sulle sopracciglia e i denti gialli, ai quali la placca batterica salendo su fino al cervello ha annebbiato la ragione, ma essendo anch'essi muniti di cazzo e di fica hanno pensato bene di creare un ordine di mostri dentro al quale è possibile accoppiarsi anche a gruppi di tre o più, come quelle casate di freaks incestuosi usciti dai racconti di Lovecraft.
La goliardia è prima di tutto divisa in ordini, ovvero aggregazioni. Ogni ordine è organizzato in maniera gerarchica e al suo vertice possiamo trovare un capo-ordine maestro eccelso di sfiga.
Sotto questa maestà nerd è situata la fascia dei sottordini vassalli, anche questi gestiti da un capo ordine sottoposto al capocittà, ovviamente non meno nerd, non meno sfigato, non meno brutto.
I goliardi si dicono grandi talenti di retorica, abili quanto i Sofisti (secondo il loro presuntuoso parere). Il loro aspetto è di natura uroborica: il culo è attaccato alla bocca e la bocca è attaccata, a sua volta, al culo, in uno schema anatomico di agghiacciante autofagocitazione, carburato esclusivamente da una ignifuga pedanteria.
Ecco: i goliardi sono culi. I goliardi non sono persone affascinanti. Io perciò' non sono un culo!
Parlando con tre di loro, non solo sono venuta a conoscenza dello squallore che permea il loro ordine di minchioni ma, cosa ancor più importante, ho capito perché fanno sfoggio di quella merda di cappello imbecille con il quale si coprono la vuota capa: la feluca. In pratica serve a proteggere la loro parte più succulenta. Essendo poco inclini a secernere idee, a spremere le meningi, questi goliardi possiedono cervelli grassi, profumati e deliziosi, molto ambiti dai macellai che col giusto taglio riescono ad eliminarne chirurgicamente la parte più tossica, nella quale albergano tutte le minchiate, per l'appunto, goliardiche. Un pò come il pesce-palla in Giappone.
Giusto ieri sera ho avuto l'onore di parlare con un goliardo sprovvisto di cappello, e vi giuro, non riuscivo ad arginare il desiderio di spaccargli la testa come una melagrana e succhiargli via il mollusco cerebrale.
Ma alla fine ho optato per l'inveirgli contro senza controllo, con tutta la violenza retorica che posseggo.
Brutte merde. Io vi odio. Qualunquisti, cameratisti tristi, reietti, sfigati puzzolenti, saccenti, cagacazzi, pervertiti, stolti, buffoni, nerd del cazzo, avete un prolasso dei coglioni in faccia, avete un tumore alla prostata sulla lingua, cagate dalla bocca, fate peti dal naso. Fate cagare. Io vi odio, per me è guerra dichiarata, ficcatevi il vertice del triangolo gerarchico nel culo e soprattutto fottetevi.
Io mangerò i vostri cervelli!

